Il 2017 sarà l’anno internazionale del turismo sostenibile: così è stato annunciato dalle Nazioni Unite. Sono cinque le macro aree sulle quali verranno concentrati gli sforzi per un miglioramento a livello mondiale: la crescita della sostenibilità, la pace e la sicurezza, il patrimonio culturale, la riduzione della povertà e l’ambiente.

hwaseong west gate opt

Queste tematiche diventano concrete grazie all’attuazione, auspicata entro il 2030, dei 17 obiettivi che le nazioni unite hanno concordato nel 2015 per uno sviluppo sostenibile del mondo intero.

Di questi diciassette, tre sono particolarmente indirizzati al turismo sostenibile: la crescita economica, rapportata allo sviluppo di turismo sostenibile come volano per la creazione di buoni posti di lavoro; il consumo responsabile, come mezzo attraverso il quale monitorare lo sviluppo della sostenibilità ed infine la tutela delle risorse marine.
Per poter attuare tutti questi principi e raggiungere gli obiettivi prefissati, la GST – organizzazione mondiale del turismo sostenibile – si sta adoperando per promuovere questa importante branca di turismo e il 2017 come anno che lo celebra, anche attraverso conferenze e convegni internazionali.

Si è pertanto di recente conclusa una conferenza ad Atene sulla “costruzione” della sostenibilità a livello europeo e un’altra, ma questa volta di livello mondiale, sugli sviluppi del turismo sostenibile a Suwon, nella Corea del Sud. Quest’ultimo evento si è sviluppato su tre giorni: uno dedicato ad un workshop tra operatori del settore, uno dedicato alle visite in loco e un altro tutto dedicato alla conferenza.

Attraverso le visite in loco i partecipanti al convegno hanno avuto l’opportunità di scoprire alcuni luoghi che della sostenibilità hanno fatto la loro principale vocazione come ad esempio il museo DMZ (Zona Demilitarizzata) che, da luogo evocatore di tristi ricordi per i danni e il dolore causato dalla guerra delle due Coree, è divenuto un simbolo di pace e di conservazione dell’ambiente naturale circostante. Durante la conferenza, invece, sono stati molti e importanti i temi trattati: dal marketing del turismo sostenibile alle sue normative, dall’ecoturismo al modo di conciliare il turismo responsabile al turismo business ed infine all’importanza di preservare i patrimoni culturali, come i siti Unesco.

Suwon stessa, sede della conferenza, ospita la fortezza ottocentesca di Hwaseong che, oltre ad essere sito Unesco, è anche sede del festival culturale della città, giunto ormai alla sua 53° edizione.

Suwon è una città molto visitata, grazie alle sue fortificazioni, le ultime rimaste intatte nella Corea del Sud. Oltre alla fortezza Hwaseong, la città presenta quattro porte d’accesso affiancate da palazzi moderni e musei innovativi, come quello della Samsung.

Oltre alla Corea del Sud, vi sono molte altre mete “top” di ecoturismo. Tra queste, il direttore del centro per i viaggi responsabili – CRT - ne consiglia assolutamente tre: una specialissima foresta habitat di orsi a Kelmtu in British Columbia; Northeast Kingdom nel Vermont, dove gli abitanti hanno sviluppato la loro forma di “geoturismo” ed infine Tortuguero in Costa Rica, un remoto villaggio che sulla tutela delle uova di tartarughe marine ha costruito il proprio turismo. Una visita di questi luoghi, oltre che sognare, permette di fare delle esperienze di viaggio che sono innanzitutto esperienze di vita.

Fonte: Infosostenibile - Laura Landi


 
 

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