La difesa della natura in Italia nel secondo dopoguerra, prima che si costituissero le grandi associazioni ambientaliste, fu sostenuta da poche personalità di grande rilievo fra le quali Renzo Videsott, Gian Giacomo Gallarati Scotti e Alessandro Ghigi.
Uno dei protagonisti traccia la storia del Movimento Italiano per la Protezione della Natura (1948-1971), precursore della Federazione Nazionale Pro Natura.
 
Castello Sarre
 
L’associazione era articolata nella sede centrale, fissata a Torino, segretario generale Renzo Videsott, e in quattro sezioni. Le Sezioni di Trento e di Milano vennero istituite nel 1949, quella di Torino nel 1951 e quella di Vicenza nel 1957. Alessandro Ghigi aveva pensato di costituire una Sezione a Bologna, come risulta da una lettera che ha scritto a Videsott in data 13 luglio 1950.
Il M.I.P.N. ha sempre dato grande importanza alle aree protette, in particolare ai parchi nazionali.
Nel 1955 Renzo Videsott ha organizzato a Cogne il I convegno internazionale degli amministratori e direttori di parchi nazionali, durante il quale presentò una relazione sui parchi ancora attuale; egli propose, per la prima volta nel nostro Paese, una pianificazione del territorio dei parchi attraverso la zonizzazione su base ecologica e sulla destinazione d’uso.
L’eredità culturale del M.I.P.N. e del pensiero di Renzo Videsott è stata raccolta dalla Federazione nazionale Pro Natura sorta a Torino nel 1959 per iniziativa della Sezione di Torino del M.I.P.N. e tuttora attiva e impegnata sui temi ambientali e protezionistici.
 
Fonte: "Il Movimento Italiano per la protezione della natura (1948-1971)" di Franco Pedrotti, Professore Emerito dell’Università di Camerino.
 
 

 
 

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